Intervista a Bruce Beutler 11.06.2009
USA e Francia/Lussemburgo
Bruce Beutler e Jules Hoffmann
Premio Balzan 2007 per l'immunità innata
Per la loro scoperta dei meccanismi genetici responsabili dell’immunità innata. Hanno collaborato strettamente all’elaborazione di una nuova visione dei meccanismi molecolari di difesa che gli organismi, dai più primitivi ai più evoluti, oppongono agli agenti infettivi. I loro lavori conducono ad applicazioni mediche molto promettenti.
Bruce Beutler, Premio Balzan 2007, è presidente del Dipartimento di Genetica a The Scripps Research Institute, La Jolla, California; insieme ai colleghi immunologi Ralph Steinman e Charles Dinarello, è stato recentemente insignito dell’Albany Medical Center Prize per il suo lavoro sull’immunità innata. Come ha spiegato James J. Barba (presidente e c.e.o. dell’Albany Medical Center, oltre che presidente del National Selection Committee) nel comunicato di annuncio “Nel suo insieme il lavoro di questi scienziati ha portato a un miglioramento considerevole della comprensione del sistema immunitario umano, sia in salute che in malattia. Le scoperte che hanno compiuto sul modo in cui il corpo umano percepisce e risponde all’infezione costituiscono la base per una ricerca attiva che promette nuovi e migliori vaccini e metodi alternativi per imbrigliare la potenza del sistema immunitario per combattere meglio i virus e infezioni batteriche. Le loro conquiste sono semplicemente sorprendenti.”
Nel 2007 il professor Beutler ha vinto il Premio Balzan, insieme allo scienziato francese Jules Hoffman, per il suo lavoro sull’immunità innata. Beutler ha svolto la sua ricerca principalmente sui topi, mentre Hoffman ha lavorato in dettaglio sulle mosche. Abbiamo parlato con Bruce Beutler, in una conversazione telefonica, anche riguardo al suo ultimo progetto di ricerca sull’immunologia, realizzato utilizzando la metà del Premio Balzan.
Secondo Beutler, due sono state le scoperte più significative della sua carriera: la constatazione che il fattore di necrosi tumorale (tumor necrosis factor – TNF), una citochina, era generatore di infiammazione e costituiva uno dei segnali di infezione, e la comprensione della funzione dei recettori toll-like (TLR). Le implicazioni delle sue scoperte sono vaste. «I TLR possono essere descritti come gli occhi del sistema immunitario che rilevano l’infezione e dirigono il processo infiammatorio che aiuta a contenere l’infezione. In alcuni casi, tuttavia, la loro segnalazione è eccessiva e risulta dannosa.» Beutler afferma che «Con la comprensione del fatto che i TLR sono l’origine primaria di infiammazione nelle malattie infiammatorie acute e croniche, è finalmente possibile produrre farmaci che impediscano la segnalazione dei TLR e che, di conseguenza, possano curare alcuni disturbi».
Beutler e il suo team hanno cominciato a creare una linea di mutagenesi orientata a capire quali delle mutagenesi hanno conseguenze letali per i topi a seguito dei segnali del TLR. Le mutazioni influiscono sulla struttura delle proteine: molecole che formano gran parte della massa del nostro corpo, che esistono in più di 20.000 varietà sia nei topi sia negli uomini. Ogni proteina è composta da un’unica stringa di aminoacidi piegata in una particolare forma. Spesso una mutazione può indurre le proteine ad assumere una piega o una forma anomala. Se la forma anomala è giusta, la mutazione può provocare una reazione dei TLR che possono percepire la proteina come “estranea” e innescare una risposta immunitaria. Le condizioni autoimmuni sono create essenzialmente quando il corpo attacca sé stesso. Il gruppo di Beutler si propone di isolare le mutazioni che spingono iTLR a reagire e capire quindi come impedire tale reazione, Secondo Beutler «Se troveremo il modo per bloccare la reazione del TLR, avremo fatto un grande passo avanti. Le mutazioni mappate e la risposta dei TLR ci daranno un’idea di quale potrebbe essere la reazione nell’essere umano. Siamo all’inizio di un lavoro che potrebbe durare anni, ma abbiamo già raggiunto ottimi risultati con i topi mutanti. Abbiamo bisogno di sapere se le nostre ipotesi sono fondate».
In termini di prospettive future dell’immunologia, Beutler si aspetta che i ricercatori lavorino alla comprensione della reattività del nostro organismo ai suoi stessi tessuti, che finora è stata compresa solo in parte, grazie alla sua scoperta dei TLR. «Stiamo ancora lavorando per comprendere la base genetica della preponderanza delle mutazioni che causano autoimmunità e per capire come la causano. Le malattie autoimmuni si verificano quando il nostro sistema immunitario si comporta come se i nostri stessi tessuti fossero un corpo estraneo. Non conosciamo ancora tutti i dettagli del fenomeno ed è proprio questo che i ricercatori tenteranno di comprendere».
Esistono numerose malattie autoimmuni – quali l’artrite reumatoide, il morbo di Crohn, il diabete di tipo 1, la sclerosi multipla e molte altre – che potrebbero essere meglio trattate grazie a queste ricerche. Se le mutazioni causali possono essere efficacemente rintracciate, forse un giorno gli scienziati saranno in grado di creare farmaci specifici per bloccare i principali eventi causa delle malattie autoimmuni. «Quel giorno non è esattamente dietro l’angolo, ma questo è il risultato che ci proponiamo di ottenere», aggiunge Beutler. Grazie al lavoro di Beutler sul blocco del TNF per la riduzione dell’infiammazione è già stato creato l’Enbrel, un farmaco per l’artrite reumatoide.
Susannah Gold
New York