Australia/Regno Unito
Premio Balzan 2008 per la medicina preventiva, inclusa la vaccinazione
Discorso di ringraziamento – Roma, 21.11.2008
Signor Presidente,
Membri della Fondazione Balzan,
Signore e Signori,
È un grande onore e una grande gioia essere destinatario di uno dei premi Balzan 2008. La maggior parte dei ricercatori medici si dedica alla ricerca perché è interessante, stimolante e divertente. Molti, tuttavia, lo fanno perché i risultati del loro lavoro possono rappresentare un beneficio tangibile per la salute della popolazione mondiale. Vedere ora impiegati nella pratica i vaccini contro il tumore del collo dell’utero che io e i miei colleghi abbiamo sviluppato proprio per prevenire questo tipo di cancro è una grandissima emozione. La comunità ci affida le risorse di cui noi ricercatori abbiamo bisogno per tener fede all’impegno della ricerca medica. Credo che questo premio a me assegnato sottolinei e celebri il grande beneficio che la salute pubblica trarrà dalla ricerca che ci ha portato a sviluppare questi vaccini.
Tutta la ricerca medica è un lavoro d’équipe. Ogni nuova scoperta, ogni nuovo farmaco o terapia, si basa sul lavoro svolto in precedenza da qualcun altro, in questo caso particolare, su quello dei padri della ricerca sul papillomavirus che hanno compreso l’esistenza di un legame tra l’infezione da papillomavirus e il cancro: ricordo Peyton Rous, premio Nobel del passato, Harald Zur Hausen, premio Nobel di quest’anno e Gerard Orth. Ogni nuova scoperta dipende poi anche dal lavoro di molti altri che ne garantiscono uno sviluppo e una sperimentazione adeguati e pur se questi altri sono davvero troppi perché io possa elencarli qui singolarmente, sento di ricevere il premio Balzan anche a nome loro, e pertanto con particolare piacere. L’alto profilo di questo premio accrescerà l’attenzione nei confronti del vaccino e potrà aiutare a garantire che sia rapidamente messo a disposizione dei paesi in via di sviluppo, dove è maggiormente necessario. I fondi che accompagnano il premio contribuiranno ad assicurare la realizzazione di ulteriori ricerche nel campo dei vaccini, nella speranza che, attraverso l’immunizzazione, si possano ottenere nuovi importanti risultati nella guerra contro le malattie infettive e il cancro.
È particolarmente importante ricordare oggi uno dei molti amici e colleghi che per diversi anni mi ha aiutato nella mia ricerca e che, non essendo purtroppo più tra noi, non può condividere il riconoscimento che sicuramente gli spetta. Il dottor Jian Zhou, che ha lavorato con me prima dal 1990 al 1995 e poi dal 1998 fino alla sua prematura morte, si è dedicato tanto quanto me allo sviluppo del vaccino contro l’HPV e soprattutto allo sviluppo della tecnologia che ha portato ai vaccini di cui stiamo ora celebrando la realizzazione. Il non poter più contare sulla sua amicizia e sul suo parere è stata una grande perdita.
Il mio programma di ricerca sul papillomavirus si concentra ora sui vaccini utilizzabili per il trattamento delle infezioni virali che causano il cancro. Posso dire con piacere che gli esperimenti clinici da noi realizzati hanno già dato segnali positivi in merito ad alcuni vantaggi terapeutici di questi vaccini di nuova generazione. L’indicazione da parte della Fondazione Premio di impiegare la somma assegnata per aiutare la carriera di un promettente scienziato garantisce che questo premio andrà a vantaggio dell’intera comunità, e sento la grande responsabilità di assicurare una buona possibilità e un buon appoggio alla persona da me prescelta. Sarebbe mio desiderio incoraggiare un ricercatore clinico a lavorare su altri vaccini così da poter ottenere una maggiore prevenzione contro quel 20% di forme di cancro attribuibili a infezione.Ringrazio il Comitato Generale Premi per avermi attribuito questo importante e inaspettato onore e per il riconoscimento del lavoro che ci ha portato allo sviluppo del primo vaccino pensato specificamente per ridurre il problema globale del cancro.