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Premio Balzan 2008 per la filosofia morale
Intervista a Thomas Nagel 16.10.2012
Il Premio Balzan si distingue da altri riconoscimenti per la norma che impone, ai vincitori nei quattro campi di studio, di investire sui giovani ricercatori; Thomas Nagel ha scelto di destinare la metà dell’ammontare del premio a qualcosa di innovativo e differente.
Nagel ha strutturato un progetto di ricerca quadriennale alla New York University intitolato “Aspetti filosofici dell’ordine globale”, il cui fine principale è di esplorare la complessità dell’etica e della politica, ma supporta anche giovani ricercatori nei settori della filosofia della mente, filosofia del linguaggio, filosofia della scienza.
Una quota rilevante dei fondi è destinata alla creazione di borse di studio che consentono a laureati stranieri di trascorrere periodi di studio alla New York University per partecipare ai programmi del dipartimento e alle attività di ricerca dell’Istituto di filosofia. Gli studenti partecipano anche al “Colloquium in Legal, Political and Social Philosophy” della NYU Law School, condotto da Thomas Nagel e Ronald Dworkin.
A questo proposito Nagel dice «Sono felicissimo di saper che il mio collega Ronald Dworkin ha vinto il Pemio Balzan 2012 per la teoria e filosofia del diritto, e non vedo l’ora di conoscere come utilizzerà la parte del premio riservata ai progetti di ricerca per dare ancora più luce a questi studi!»
Il Colloquium prende in esame approfonditamente i lavori accademici correnti sui temi della giustizia globale, dei diritti umani internazionali, dell’immigrazione e confini nazionali, e il rapporto tra la legittimazione democratica e giudiziaria nei confronti della supremazia legislativa. Studenti, giovani accademici e membri di facoltà partecipano insieme a questo programma di discussioni articulate.
Le borse di studio Balzan sono assegnate ogni anno a studenti che giungono al Dipartimento di Filosofia come visiting graduate students. Ognuno dei Balzan Fellows è accreditato per due seminari a semestre e partecipa ai diversi workshop e conferenze patrocinati dall’Institute of Philosophy, dal Philosophy Department, e dalla School of Law.
Un’altra parte dei fondi sostiene le attività dell’Istitute of Philosophy per promuovere la ricerca su temi di pubblico interesse che hanno un’importante dimensione filosofica, come “scienza e religione”, “epistemologia ed etica del dissenso”. Questi gruppi di lavoro riuniscono ricercatori junior e senior con i graduate students per un periodo supplementare, con la redazione di tesi che vengono sottoposte a critica e discussione.
La nostra conversazione con Thomas Nagel ha riguardato appunto i progetti di ricerca: in che modo i fondi del Premio sono serviti per promuovere gli studi nel suo campo?
«Intanto devo dire che sono stato sorpreso e onorato quando ho saputo di averlo vinto. I premi per la filosofia sono rari e, in verità, non avevo conoscenza del Balzan», ma a proposito del significato del Premio per il suo istituto, Nagel aggiunge che «il Balzan ci ha permesso di portare avanti lo sviluppo delle ricerche dei giovani nel dipartimento di filosofia. Siamo un centro di ricerca di punta, molto attivo e il premio ci ha consentito di raccogliere presso di noi giovani di valore da aree che hanno opportunità più limitate, come l’Europa dell’est, l’America Latina, l’Asia. Questi giovani ricercatori sono stati messi in contatto con la comunità dei filosofi in un modo che ha cambiato le vite di alcuni. Uno studente della Romania, uno dei primi del gruppo Balzan, è ritornato alla New York University per ottenere il Ph.D ed è uno straordinario studente ricercatore».
«I filosofi di solito lavorano da soli., non esiste qualcosa di paragonabile ai gruppi di lavoro delle scienze – osserva Nagel – Non di meno è un’attività collettiva perché è importante discutere le idee filosofiche in quanto si è parte di una comunità, anche se non c’è, in genere, un prodotto collettivo».
A proposito della collaborazione con altri campi di studio, Nagel aggiunge che «il diritto e la filosofia sono stati studiati congiuntamente per molti anni alla New York University; sono abbinati, per esempio, nella discussione sui fondamenti dei diritti individuali, e della relazione tra legittimazione politica e libertà di espressione, religione, pensiero e clausole di tutela imparziale della Costituzione americana. Ci sono stati anche grandi cambiamenti nell’etica e teoria politica dagli anni ’50 con una concentrazione di questioni sostanziali su giusto e ingiusto, giustizia e ingiustizia. Gli attuali sviluppi nella giurisprudenza internazionale e le mutate relazioni tra istituzioni internazionali e stati sovrani stanno invocando lo sviluppo di nuovi criteri morali e legali».
Il dipartimento di filosofia della New York University è anche all’avanguardia negli studi filosofici sulle questioni della mente e sul rapporto mente-cervello.«Siamo molto attivi in questa area fervente della filosofia e alcuni componenti del gruppo Balzan hanno intrapreso questa direzione di lavoro» dice Nagel. La terza area di ricerca dei borsisti Balzan insediati alla NYU è la filosofia del linguaggio, un altro punto di forza del dipartimento.
Il 2012-13 sarà l’ultimo biennio completo del programma Graduate Fellowship. I fondi per la ricerca sono stati utilizzati per sostenere laureandi nel pieno del loro corso di studi, piuttosto che ricercatori di post-dottorato. Finora non sono stati ancora pubblicati i risultati, ma le opportunità che questa borsa di studio offre a studenti di tutto il mondo per espandere i loro orizzonti e arricchire la loro esperienza intellettuale sono inestimabili, e certamente daranno frutti preziosi in futuro.
Susannah Gold
New York